“LA MENTE CHE SI INTRAPPOLA”.
Attacchi di Panico
“Era una splendida giornata di primavera, stavo andando a raggiungere i miei amici al mare quando all’improvviso ho cominciato a sentire strane sensazioni che via via aumentavano e travolgevano il mio corpo senza che io potessi in alcun modo fermarle: il mio cuore sembrava impazzito, il respiro sempre più affannoso, la gola chiusa, un sudore freddo avvolgeva tutto il mio corpo; l’unica cosa che sono riuscita a pensare è stato come raggiungere il pronto soccorso più vicino per evitare di morire per strada”.
Il panico è una reazione psicofisiologica, rappresenta la forma estrema della paura e mette a dura prova la sicurezza dell’individuo. Le persone che vivono accanto a chi soffre di attacchi di panico tendono a minimizzare il problema.
Chi ha sperimentato una sola volta l’esperienza devastante dell’attacco di panico comincia a controllare o ad evitare tutte le situazioni che potenzialmente potrebbero scatenare l’escalation della paura; così come tende a rivolgere la propria attenzione all’ascolto dei parametri fisiologici quale il battito cardiaco, il ritmo respiratorio, il senso di equilibrio ed altri nel tentativo di tenere sotto controllo tali spontanee reazioni.